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MARIA PAIATO e MARIANGELA GRANELLI in BOSTON MARRIAGE
Teatro Giuditta Pasta
BOSTON MARRIAGE
giovedì 3 aprile 2025 20:45
Teatro Giuditta Pasta
"Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», nel New England dell’epoca, alludeva infatti a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini.(...) Protagonista assoluto è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Mamet fa una parodia della prosa ampollosa dell’epoca, ma l’intento è di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo che crea anche un raffinatissimo scandalo. Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva il pubblico americano del ‘99 così come oggi quello italiano. Il continuo gioco di facciate diventa la chiave di questa messa in scena, che nasconde da un lato per rivelare dall’altro: un set dove la finzione sembra essere l’unico modo per dire la verità. È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica d’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore". Giorgio Sangati
crediti
di David Mamet
regia GIORGIO SANGATI
traduzione Masolino D’Amico
con Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’Auria
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo di Palermo in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di A3 Artists Agency -
I POMERIGGI MUSICALI: MOZART, SCHÖNBERG e MILHAUD
Teatro Giuditta Pasta
I POMERIGGI MUSICALI: MOZART, SCHÖNBERG e MILHAUD
domenica 6 aprile 2025 16:00
Teatro Giuditta Pasta
La musica presta le parole “concerto” e “concertazione oppure il verbo “concertare” a diversi altri ambiti nei quali si voglia indicare l’unione armoniosa di parti differenti, la direzione concorde di un dialogo iniziato da posizioni distanti, lo sforzo di individui differenti verso il raggiungimento di un risultato comune. Di questa premessa sono sviluppo molte partiture in cui la dimensione solo-tutti è esplorata senza insistere troppo sull’individualismo dei solisti. Ciò accade in varie epoche: dal Settecento di Mozart che nella Sinfonia concertante K364 duplica la parte a solo guardando anche al suo passato e al concerto grosso barocco, fino al Novecento di Schönberg che nella Kammersymphonie (sinfonia da camera) dimostra come la sua nuova tecnica compositiva con dodici suoni si presti alla musica d’insieme, oppure di Milhaud che nelle musiche per “Le boeuf sur le toit” concerta lo spirito eclettico della Francia d’inizio secolo con le suggestioni provenienti dall’America.
80° Stagione Sinfonica Orchestra I Pomeriggi Musicali
80 anni suonati 2024|25Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Sinfonia concertante in Mi bemolle maggiore K364Arnold Schönberg (1874 – 1951)
Kammersymphonie n. 2 op. 38Darius Milhaud (1892 – 1974)
Le beouf sur le toit op. 58direttore Beatrice Venezi
violino Alessandro Milani
viola Luca Ranieri
Orchestra I Pomeriggi Musicali -
OTELLO, di precise parole si vive
Teatro Giuditta Pasta
OTELLO, di precise parole si vive
venerdì 11 aprile 2025 20:45
Teatro Giuditta Pasta
“Di precise parole si vive, e di grande teatro”
(Ivano Fossati, Discanto)Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi, le loro storie, i loro personaggi sono, letteralmente, immortali. Continuano a parlarci, a stupirci, a incantarci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso.
E quando incontri una di queste storie perfette in genere te ne innamori, e soprattutto ti rendi conto che non avrebbe alcun senso provare a inventarne un’altra per dire le stesse cose, ma che è lecito, forse perfino doveroso, continuare a raccontare quella. Precisamente quella.
È quello che è successo a Gabriele Vacis e a me, e non una volta sola.
È quello che ci ha entusiasmati a tal punto da pensare di riportare in scena, dopo 24 anni, il nostro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa (Shakespeare) ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità o, meglio, la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento. Quelle parti in cui lo stesso Bardo si divertiva a inserire allusioni e citazioni per noi incomprensibili (chi mai sarà quel “Signor Angelo” che condiziona perfino il Doge?), ma che sicuramente per gli spettatori dell’epoca erano chiarissime, e probabilmente molto divertenti.
Se poi ci aggiungiamo una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi (un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole), allora ci rendiamo conto di quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia. Precisamente questa.
Lella Costa -
ANNA DELLA ROSA in ERODIÀS + MATER STRANGOSCIÀS
Teatro Giuditta Pasta
ERODIÀS + MATER STRANGOSCIÀS
martedì 15 aprile 2025 20:45
Teatro Giuditta Pasta
da Tre lai
di Giovanni Testori
un progetto di Sandro Lombardi
per Anna Della Rosa«Testori offre molto all’attore» spiega Lombardi «La sua vena drammaturgica sgorga in funzione del corpo – cuore e carne, mente e sesso – dell’attore. È, la sua, una poetica del sangue e delle viscere in cui si celebra il mistero della parola che si incarna. Certo, se all’attore Testori offre molto, anche molto gli chiede: esige infatti che si lasci possedere da un verbo incarnante e di farsene ricettacolo prima, por poi restituirne la forza, la violenza, la tenerezza, la sensualità sotto forma di voce e espressione».
"Sono andato a Modena a vedere lo spettacolo “Erodiàs + Mater Strangosciàs” interpretato da Anna Della Rosa. Ed è stata una delle serate più significative: non solo, intendo, della mia vita professionale, ma anche soprattutto della mia vita tout court". CONTROSCENA, Enrico Fiore
"Il lavoro di Lombardi e Della Rosa è felicemente filologico, sta dentro una ricerca profondissima e rara, che pochissimi in Italia si possono permettere".
PAC, Renzo Francabandera -
LA TRAVIATA IN FORMA DI CONCERTO
Teatro Giuditta Pasta
LA TRAVIATA
mercoledì 7 maggio 2025 21:00
Teatro Giuditta Pasta
La città di Saronno promuove, con la collaborazione della Fondazione Culturale Giuditta Pasta la quarta edizione del Concorso Internazionale di Canto Lirico intitolato a Giuditta Pasta, ritagliandosi in soli quattro anni uno spazio di rilievo nel panorama lirico internazionale ed un punto di riferimento per i giovani cantanti lirici desiderosi di intraprendere la loro carriera.
Per questo motivo in occasione della quarta edizione del Concorso Internazionale di canto Lirico Giuditta Pasta, l’Ente promotore Città di Saronno e la Fondazione Culturale Giuditta Pasta in accordo con il Direttore Artistico del Concorso Internazionale di Canto Lirico Giuditta Pasta M° Maurizio Moretta, offriranno a giovani cantanti lirici l’opportunità di partecipare come protagonisti all'esecuzione in forma da concerto di un'opera lirica, La Traviata, debuttando così in un importante ruolo di repertorio.
I giovani cantanti avranno l'opportunità per una settimana di lavorare intensamente, approfondire ed accrescere la propria esperienza professionale, sotto la guida del saronnese M° Stefano Nigro in qualità di Direttore e Maestro concertatore e avranno l’opportunità di partecipare ad una Masterclass condotta da Andrea Chiodi, noto regista italiano e Direttore Artistico del Teatro Giuditta Pasta di Saronno.
L’evento debutterà il 7 maggio in occasione della giornata di apertura della kermesse canora e l’opera Verdiana verrà eseguita in forma di concerto sul palcoscenico del Teatro Giuditta Pasta con la Como Lake Symphony Orchestra. -
GALA CONCORSO INTERNAZIONALE GIUDITTA PASTA
Teatro Giuditta Pasta
GALA CONCORSO
sabato 10 maggio 2025 21:00
Teatro Giuditta Pasta
Dopo il grande successo delle scorse edizioni che hanno registrato complessivamente oltre 300 iscritti provenienti da tutto il mondo e dopo le tre edizioni svoltesi in Giappone presso il Distretto di Kumamoto, la Città di Saronno in collaborazione con la Fondazione Culturale Giuditta Pasta presentano la IV edizione del Concorso Internazionale di Canto Lirico Giuditta Pasta, una preziosa occasione di respiro internazionale dedicata ai talenti del "bel canto", provenienti da tutto il mondo.
La Giuria di fama internazionale, incaricata dal Direttore Artistico Maurizio Moretta, selezionerà i migliori cantanti in concorso.
Durante questa serata i concorrenti finalisti si esibiranno accompagnati dall'orchestra lirico sinfonica. -
ALCUNE COSE DA METTERE I N ORDINE
Teatro Giuditta Pasta
ALCUNE COSA DA METTERE IN ORDINE
venerdì 23 maggio 2025 20:45
Teatro Giuditta Pasta
E hai ottenuto quello che volevi da questa vita, nonostante tutto? Sì. E cos’è che volevi? Potermi dire amato, sentirmi amato sulla terra. (Raymond Carver)
Dopo un lungo periodo di lavoro in case di cura per persone anziane, Rubidori Manshaft riannoda in questo lungo viaggio “sul campo” i suoi ricordi.
Sul tempo. Sulla paura. Sul fare. Sulla perdita di sé, delle forze, del ruolo e a volte anche della memoria. Alcune cose da mettere in ordine é la storia di una donna appena aldilà̀ della soglia dei sessanta anni, che inizia a porsi delle domande sul percorso della vita, una eco di noi tutte (e tutti).
Ci riconosciamo nelle sue parole, nei suoi pensieri che sono forse anche i nostri, veniamo spiazzati dalla sua sorprendente capacità di rimescolarli, usarli, appropriarsene, dimenticarsene, inventarseli in sostituzione di quello che nella mente è fallo. Pensieri che, al pari degli accadimenti reali, diventano co-protagonisti di questa storia sul vivere, su sogni e disillusioni, su ricordi e rimpianti.
In questo sublime ribaltamento del reale verremo portati con forza in un nuovo tempo che forse ci apparterrà̀. Un viaggio interiore e reale verso qualcosa, un montaggio di eventi, struggente, ironico, nel gioco che la vita compie nel tentativo di ridisegnare una dimensione umana forse, oggi, smarrita.
regia Rubidori Manshaft
drammaturgia Rubidori Manshaft e Angela Dematté
con Roberta Bosetti e Giacomo Toccaceli
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